In Europa è sulla bocca di tutti ed è sempre più in voga: il Feng Shui, una pratica originaria della lontana Cina e che sta influenzando l’interior design occidentale e il nostro modo di vivere la casa. Ma che cos’è nello specifico il Feng Shui?

Letteralmente Feng Shui significa “vento e acqua,” un’espressione che rievoca sia i movimenti increspati delle onde guidate dal soffiare dell’aria, sia la spinta che quest’ultima può conferire all’elemento liquido, donandogli un movimento vitale, come accade con le pale di un mulino: se da una parte il sistema aria-acqua manifesta un gioco di forze, dall’altro rivela come la sinergia tra gli elementi sia l’essenza stessa dell’armonia.

L’antica disciplina cinese del Feng Shui riconsidera il rapporto tra lo spazio e l’energia delle persone che vi abitano, con lo scopo di pianificare un ambiente privo di ostacoli, dove il movimento dell’individuo potrà essere fluido e energico, agevolato e incoraggiato da uno spazio costruito su misura. Al contrario, un ambiente che ignora il Feng Shui potrà suscitare in chi vi entra una sensazione sgradevole, un blocco, come quello che incontra l’acqua di un torrente scontrandosi con le rocce, disperdendo l’energia in una moltitudine di rigagnoli.

Come disciplina olistica il Feng Shui abbraccia tutti i dettagli dell’abitare, interpretando e conferendo significato alle sue forme, ai colori, ai materiali, all’esposizione solare, ai percorsi, senza trascurare la tipologia di casa e, naturalmente, le persone che vi abitano. Gli esperti del Feng Shui modellano passo per passo lo spazio dimodoché i suoi abitanti possano capirne il linguaggio, comunicare con esso e beneficiare della sinergia ritrovata. Di conseguenza non stupisce che la pratica del Feng Shui si possa estendere all’urbanistica come agli spazi commerciali, ai luoghi sacri e ai giardini, ma tanto più essenziale si rivelerà se applicata al nostro atavico microcosmo: la casa.

Di norma gli esperti del Feng Shui fanno una prima valutazione dello spazio abitativo attraverso il Ba-Gua, uno strumento di forma ottagonale composto da trigrammi orientato sugli elementi primordiali dell’astrologia cinese: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua; associati ai colori – Verde, Rosso, Giallo, Grigio, Blu – gli elementi suggeriscono le aree più propizie per le attività della vita quotidiana e, per derivazione, una disposizione funzionale dell’ambiente, che andrà in seguito perfezionato secondo i casi specifici e le esigenze personali.

Il Feng Shui infine considera propedeutico il “decluttering”, vale a dire la necessità di liberare gli spazi della casa dagli oggetti superflui, da quell’abbondanza di prodotti praticamente utilizzati che tendiamo a comprare e accumulare con cadenza almeno settimanale, impedendo il flusso non solo dell’energia, ma della stessa luce, che è l’elemento alla base della vita.

Via libera invece alle forme simmetriche, aperte e regolari come cerchi, rettangoli, quadrati, esagoni, ottagoni, arcate e portici. Al contrario sono sconsigliate le forme irregolari, gli spazi triangolari, le pareti oblique, sghembe o i soffitti inclinati delle mansarde, spazi soffocanti e tetri, per niente complici di un’atmosfera serena e armoniosa.