Arriva l’inverno e si vuole dare un tocco di calore e accoglienza alla casa, per rinnovarne lo stile e renderla più in sintonia con la nuova stagione, magari con l’aggiunta di un tappeto. Ma prima di scegliere il tappeto giusto ci sono molti interrogativi a cui rispondere: come scegliere un tappeto che faccia al caso nostro? E quanto costa un tappeto? È possibile lavare il tappeto a casa oppure ci sono tecniche particolari? Qual è la durata di un tappeto?

Il tappeto è un complemento d’arredo che sempre più spesso si aggiunge ad una casa già arredata, quando si ha ben chiara la disposizione, la forma e i colori dei mobili. A questo punto scegliere il tappeto giusto dovrebbe essere immediato, ma non è affatto così. Ad esempio non tutti sanno che di tipi di tappeto ce ne sono almeno due: i tappeti taftati e i tappeti annodati. I tappeti taftati sono più economici, vanno lavati a secco e durano al massimo 10 anni; i tappeti annodati sono fatti a mano, durano per sempre e possono essere lavati in acqua, ma si tratta di tappeti d’eccellenza che possono raggiungere cifre davvero esorbitanti. Per intenderci, i tappeti annodati classici e più rinomati sono i tappeti persiani, dove si arriva a più di 70-80 nodi per pollice quadrato.

I vantaggi di avere un tappeto in casa sono davvero tanti e diversi: il tappeto dà un tocco di colore alla casa, può servire da area giochi per i bambini, permette di camminare scalzi d’inverno (evitando il contatto diretto con la superfice fredda del pavimento), può essere abbinato con le tende e con il resto del mobilio, e così via. Naturalmente prima di valutarne gli aspetti positivi della scelta del tappeto dovrete definire il budget disponibile e il luogo dove mettere il tappeto in casa, perché un tappeto che si abbini al salotto non è detto stia bene anche in bagno e viceversa.